CALCOLOSI
Che cosa sono i calcoli?
I reni sono organi addominali che hanno la funzione di filtrare il sangue, garantire il riassorbimento di elettroliti, espellere l’acqua in eccesso ed eliminare diverse sostanze chimiche di scarto dall’organismo, portando alla produzione di urina. L'urina passa da ciascun rene lungo l'uretere, un tubicino che collega il rene alla vescica, e dalla vescica viene espulso all’esterno attraverso l’uretra.
In alcune condizioni è possibile che sali minerali ed altre sostanze chimiche precipitino portando alla formazione di calcoli, cioè piccoli “sassolini” che vengono espulsi con l’urina e possono rimanere bloccati nel rene, nell’uretere, nella vescica o nell’uretra.
La formazione dei calcoli renali ed ureterali può essere causata da un consumo insufficiente di liquidi: in questi casi l’urina diventa troppo concentrata, permettendo ai minerali di cristallizzarsi e di aggregarsi tra loro. Anche una dieta ricca di proteine e povera di fibre, un eccesso di peso corporeo, alcune condizioni mediche, alterazioni strutturali dei reni, malattie ereditarie e l’assunzione di alcuni farmaci ed integratori possono favorire l formazione di calcoli.
In alcune condizioni è possibile che sali minerali ed altre sostanze chimiche precipitino portando alla formazione di calcoli, cioè piccoli “sassolini” che vengono espulsi con l’urina e possono rimanere bloccati nel rene, nell’uretere, nella vescica o nell’uretra.
La formazione dei calcoli renali ed ureterali può essere causata da un consumo insufficiente di liquidi: in questi casi l’urina diventa troppo concentrata, permettendo ai minerali di cristallizzarsi e di aggregarsi tra loro. Anche una dieta ricca di proteine e povera di fibre, un eccesso di peso corporeo, alcune condizioni mediche, alterazioni strutturali dei reni, malattie ereditarie e l’assunzione di alcuni farmaci ed integratori possono favorire l formazione di calcoli.
Quanto sono frequenti i calcoli renali?
I calcoli sono comuni e si verificano in un massimo di 1 persona su 7. Ogni anno 1 o 2 persone su 1.000 presentano sintomi causati da calcoli renali. Circa 1 uomo su 8 e 1 donna su 16 avranno un episodio di dolore causato da calcoli renali nel corso della loro vita. Se si ha un calcolo renale, c'è una probabilità su due di avere un altro calcolo nei cinque anni successivi.
Quali sono i sintomi dei calcoli renali?
Per alcune persone, un calcolo renale può rimanere in un rene e non causare alcun sintomo. Altri calcoli renali possono uscire dal corpo con l'urina senza che ci si accorga di noente. Un calcolo può causare diversi sintomi, tra cui:
- Dolore al rene: un calcolo incastrato in un rene può causare dolore nella parte laterale dell'addome, a livello lombare. Questo dolore può essere molto forte ed accompagnarsi a sudorazione, malessere, febbre, nausea e vomito.
- Colica renale: quando un calcolo si blocca nella via escretrice, ovvero nell’uretere, si può verificare un dolore intenso al fianco, irradiato verso il basso fino all’interno della coscia. Il dolore causato dalla colica renale può durare da pochi minuti a qualche ora. La colica si presenta con spasmi e tra questi spasmi possono esserci intervalli di assenza di dolore o solo un dolore sordo.
- Sangue nelle urine: può capitare di vedere sangue nelle urine (ematuria). Ciò è causato dallo sfregamento del calcolo sulle pareti interne del rene o dell’uretere.
- Infezione urinaria: le infezioni delle urine sono più frequenti nelle persone con calcoli renali. Le infezioni dell'urina possono causare temperatura elevata (febbre), dolore alla minzione (disuria) e necessità di urinare più spesso.
Perché si formano i calcoli renali?
L’urina concentrata rende più probabile la formazione di un calcolo renale. Ad esempio, se si pratica un'attività fisica intensa o se si vive in un clima caldo, si possono perdere più liquidi sotto forma di sudore portando le urine ad essere più concentrate.
Esiste un rischio aumentato di calcolosi in caso di ripetute (ricorrenti) infezioni dell'urina, anomalie anatomiche renali (malformazioni o cisti). Inoltre, alcune patologie mediche possono portare alla produzione di livelli elevati di sostanze chimiche nell'organismo, come calcio, ossalato, acido urico e cistina, che possono generali calcoli.
L'assunzione di alcuni farmaci può favorire la formazione di calcoli (ad esempio i diuretici, o i chemioterapici).
Esiste un rischio aumentato di calcolosi in caso di ripetute (ricorrenti) infezioni dell'urina, anomalie anatomiche renali (malformazioni o cisti). Inoltre, alcune patologie mediche possono portare alla produzione di livelli elevati di sostanze chimiche nell'organismo, come calcio, ossalato, acido urico e cistina, che possono generali calcoli.
L'assunzione di alcuni farmaci può favorire la formazione di calcoli (ad esempio i diuretici, o i chemioterapici).
Come si effettua la diagnosi di calcoli renali?
L’esame di primo livello per verificare la presenza o meno di un calcolo renale o ureterale è l’ecografia dell’addome. Successivamente, una TAC diretta - senza mezzo di contrasto – è indicata per identificare altri calcoli renali o ureterali, non visibili all’ecografia e di stimare la “durezza” del calcolo. Infine, una URO TAC - con mezzo di contrasto - permette a definire l’intera via escretrice per poter pianificare un eventuale intervento chirurgico.
Un semplice esame del sangue permette di verificare se la funzionalità renale è mantenuta e se ci sono i segni di infezione. Inoltre, la valutazione dei livelli ematici di calcio e di acido urico, può essere utile per orientare sul tipo di calcolo.
Un semplice esame del sangue permette di verificare se la funzionalità renale è mantenuta e se ci sono i segni di infezione. Inoltre, la valutazione dei livelli ematici di calcio e di acido urico, può essere utile per orientare sul tipo di calcolo.
Come si studiano le cause che portano ai calcoli renali?
Alcuni accertamenti diagnostici possono essere raccomandati per escludere una patologia che favorisca la formazione di calcoli renali.
Questi esami sono indicati in caso di calcoli urinari ricorrenti, presenza di sintomi riferibili ad una patologia sottostante, familiarità per calcolosi o calcoli in pazienti molto giovani. In questi casi, può essere utile l’analisi chimico fisica dei calcoli.
Questi esami sono indicati in caso di calcoli urinari ricorrenti, presenza di sintomi riferibili ad una patologia sottostante, familiarità per calcolosi o calcoli in pazienti molto giovani. In questi casi, può essere utile l’analisi chimico fisica dei calcoli.
Come si curano i calcoli renali?
La maggior parte dei calcoli che causano coliche renali sono di piccole dimensioni e fuoriescono spontaneamente con l'urina qualche giorno dolo la colica. È necessario bere molti liquidi per favorire un buon flusso di urina. Spesso sono necessari antidolorifici per alleviare il dolore fino alla rimozione del calcolo, oltre ad antiinfiammatori.
Alcuni calcoli si bloccano a livello del rene o dell’uretere, causando sintomi persistenti. In questi casi, il dolore diventa solitamente intenso e può essere necessario il ricovero in ospedale, specialmente se associato a febbre, infezione urinaria, o blocco della funzionalità renale.
I calcoli renali ed ureterali hanno diverse opzioni di trattamento:
La nefrectomia radicale viene utilizzata come ultima possibilità terapeutica nel caso in cui il rene abbia perso la sua funzionalità a causa di calcoli di grandi dimensioni che assumono la forma dell’interno del rene (calcolosi a stampo).
Un'altra opzione per i calcoli di acido urico (circa 1 su 20) è la dissoluzione del calcolo. Questo può essere fatto bevendo molti liquidi e rendendo l'urina alcalina con dei farmaci.
Ciò avviene somministrando un farmaco per via orale che aumenta il valore del pH dell'urina (rendendola più alcalina che acida). In questo modo i calcoli diminuiscono di dimensioni e possono anche dissolversi completamente.
Alcuni calcoli si bloccano a livello del rene o dell’uretere, causando sintomi persistenti. In questi casi, il dolore diventa solitamente intenso e può essere necessario il ricovero in ospedale, specialmente se associato a febbre, infezione urinaria, o blocco della funzionalità renale.
I calcoli renali ed ureterali hanno diverse opzioni di trattamento:
- La terapia medica espulsiva (MET) può essere utilizzata per calcoli di dimensioni comprese tra 5 e 10 mm. Consiste nella somministrazione di un farmaco che rilassa la muscolatura dell'uretere in modo da favorire il passaggio dei calcoli nell'urina e limitare il dolore durante lo spostamento dei calcoli. Il farmaco viene assunto per 4-6 settimane. In questi casi è richiesto assumere molti liquidi al giorno.
- La litotrissia extracorporea a onde d'urto (ESWL-external shock wave lithotripsy) utilizza onde d'urto ad alta energia che vengono focalizzate sui calcoli da una macchina esterna al corpo per rompere i calcoli. I piccoli frammenti vengono successivamente espulsi con l’urina.
- L’ureteroscopia (URS-ureterorenoscopy) è un’altra modalità di trattamento che può essere utilizzata e che consiste nella frammentazione/polverizzazione del calcolo per mezzo di un sottile endoscopio che viene fatto risalire nell'uretere attraverso l'uretra e la vescica. Una volta individuato il calcolo, si utilizza una fibra laser per romperlo. Questa tecnica è adatta alla maggior parte dei calcoli renali.
- La nefrolitotomia percutanea (PCNL) rappresenta un approccio che viene utilizzato per calcoli renali complessi e di grandi dimensioni (>2 cm). Un sottile endoscopio viene fatto passare attraverso la cute ed i piani muscolari e introdotto nel rene. Il calcolo viene frantumato e i frammenti vengono rimossi attraverso il tramite creato. Questa procedura viene solitamente eseguita in anestesia generale.
La nefrectomia radicale viene utilizzata come ultima possibilità terapeutica nel caso in cui il rene abbia perso la sua funzionalità a causa di calcoli di grandi dimensioni che assumono la forma dell’interno del rene (calcolosi a stampo).
Un'altra opzione per i calcoli di acido urico (circa 1 su 20) è la dissoluzione del calcolo. Questo può essere fatto bevendo molti liquidi e rendendo l'urina alcalina con dei farmaci.
Ciò avviene somministrando un farmaco per via orale che aumenta il valore del pH dell'urina (rendendola più alcalina che acida). In questo modo i calcoli diminuiscono di dimensioni e possono anche dissolversi completamente.
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Ricercatore internazionale con oltre 800 pubblicazioni - Docente universitario presso l'Università degli studi di Firenze