Prof Mauro Gacci Urologo Specialista in Chirurgia Urologica Robotica e Mini Invasiva

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Urologo Firenze - Urologo Toscana - Mauro Gacci

Urologo Specialista in Chirurgia Urologica Robotica e Mini Invasiva

L’integrazione tra assistenza, ricerca e formazione – principio fondante del Sistema Sanitario Nazionale – rappresenta la mia identità professionale in Italia e all’estero.

Sono un medico chirurgo, specialista urologo, con più di 25 anni di esperienza. Durante la mia carriera, ho eseguito - come primo operatore – oltre 8000 interventi di chirurgia urologica, concentrandomi soprattutto sull’utilizzo di tecniche robotiche e mini-invasive. 

I risultati clinici dei pazienti che ho trattato sono stati oggetto di studi scientifici e confrontati con le più importanti casistiche nel mondo. La mia passione per la ricerca mi ha portato a realizzare oltre 800 pubblicazioni, apprezzate da tutta la comunità scientifica internazionale, e per questo inserite nelle linee guida e nei libri di testo per gli specialisti in formazione di tutti i paesi. 

Inoltre, la mia dedizione all'insegnamento ed alla formazione, mi ha permesso di ricoprire ruoli chiave in prestigiose società scientifiche internazionali. Sono quindi diventato il capo del collegio educazionale della Société Internationale d’Urologie (SIU-Academy) e membro delle Linee Guida Europee di urologia (EAU Guidelines). 

Mettere il paziente al centro delle cure è il mio obiettivo principale

Lavorare in un centro di eccellenza, coadiuvato da un team di colleghi esperti, rende la nostra assistenza completa e disponibile prima, durante e dopo ogni intervento.

Il Policlinico Universitario di Careggi a Firenze è la sede della mia attività di Chirurgo e di Professore.

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Dott. Mauro Gacci Speaking at the #eau2024 european meeting of Urology

Dott. Mauro Gacci Speaking at the #eau2024 european meeting of Urology

Durante il più importante congresso europeo di Urologia, il Prof. Mauro Gacci (IT) ha fornito strategie non farmacologiche per scongiurare lo sviluppo dell'iperplasia prostatica benigna (IPB).

Nella sua presentazione “Prevenzione non farmacologica dell’IPB: verità e bugie”, ha sottolineato l’impatto della dieta, dell’esercizio fisico, del fumo e dell’assunzione di alcol sul rischio di progressione dell’iperplasia prostatica benigna (IPB) e ha anche esaminato la sua correlazione con la razza e le condizioni socioeconomiche.

Fumo pesante; aumento del consumo di carne bovina, burro, margarina e amido; e l’assunzione di sodio e zinco sono associati al rischio di IPB. Almeno una modesta quantità di attività fisica; consumo moderato di alcol; digiuno intermittente; e l'assunzione di micronutrienti come carotene, vitamina C e ferro hanno un effetto protettivo contro lo sviluppo di IPB.

Alcuni miti sulla prevenzione dell’IPB, come l’aumento dell’attività sessuale ed evitare l’uso della bicicletta, sono privi di fondamento

L’intervento alla prostata di Re Carlo III

L’intervento alla prostata di Re Carlo III

Il re del Regno Unito Carlo III è stato recentemente operato a Londra, per una condizione "benigna" di ingrossamento della prostata.
Questa condizione è molto comune tra gli uomini di età avanzata. Il cosiddetto “ingrossamento” della prostata (ipertrofia prostatica benigna) è una condizione con cui pressoché tutti gli uomini che raggiungono il traguardo degli 80 anni devono fare i conti, prima o poi. Solo la metà però mostra disturbi urinari severi correlati all’ingrossamento della ghiandola prostatica e di questi circa la metà necessita di un trattamento mirato, farmacologico o chirurgico.
Nell’ambito del trattamento chirurgico, esistono oggi nuove tecniche mini-invasive per ridurre il rischio di complicanze, accorciare la degenza ed accelerare il ritorno alle normali attività quotidiane.

Colposacropessi robotica: il miglior intervento per prolasso

Colposacropessi robotica: il miglior intervento per prolasso

Il prolasso degli organi pelvici è una causa comune di malattia ginecologica nelle donne anziane. La prevalenza del prolasso è aumentata con l’invecchiamento della società. Come pubblicato in una recente revisione della letteratura, la colposacropessi è un approccio più sicuro ed efficace rispetto all’approccio vaginale nelle pazienti con prolasso perché permette di ottenere un tasso di guarigione anatomica più elevato, un tasso di recidiva inferiore, meno dolori a livello vaginale e una migliore funzione sessuale.
Negli anni, la colposacropessi robotica ha sostituito l’intervento tradizionale in chirurgia open, facilitando la dissezione pelvica profonda e la sutura intracorporea multipla, rendendo la colposacropessi robotica un'opzione chirurgica più sicura e vantaggiosa.